Gestito da Hubert de Boüard de Laforest, Angélus appartiene alla sua famiglia dal 1782, quando Jean de Boüard de Laforest, guardia del corpo di King, si trasferì a Saint-Emilion. Il castello prende il nome dal fatto che in passato si sentiva suonare l'Angelus sia dalle campane della cappella di Mazerat che da quelle delle chiese di Saint-Martin e Saint-Emilion in questo preciso luogo.
Durante la prima classificazione di Saint-Emilion, Château Angélus è stato classificato Grand Cru. La tenuta gode certamente di un terroir eccezionale ma mostra anche l'importanza dell'impronta dell'uomo sul terroir: un tempo i vini, ricchi e fruttati, mancavano di eleganza; Successivamente, i metodi di viticoltura e di vinificazione sono stati notevolmente migliorati sotto la guida di Hubert de Boüard, consentendo a un buon numero di suoi colleghi di Saint-Emilion di essere qualitativamente indietro. In occasione dell'ultima revisione della classifica della denominazione, infatti, Angélus è salito sul gradino più alto del podio, diventando Premier Cru Classé “A” accanto agli châteaux Cheval Blanc, Ausone e Pavie. Vendemmia verde a luglio, affinamento in botti di rovere nuove, fermentazione in tini di acciaio inox con sistema di controllo della temperatura, nessuna filtrazione durante l'imbottigliamento. Oggi la nuova generazione (l'ottava) si è unita alla gestione della tenuta con Stéphanie de Boüard-Rivoal, figlia di Hubert de Boüard e suo cugino Thierry Grenié-de Boüard, figlio di Jean-Bernard Grenié.